“La fotografia di prodotti è la forma professionale della fotografia still life.” Così viene definita nella pagina dedicatale sul sito di Adobe.
Still life è uno dei tanti prestiti linguistici di prestigio (ossia non necessari) dalla lingua inglese che impestano l’italiano contemporaneo. Lo still life altro non è che la natura morta in fotografia, un genere fotografico (apparentemente) di facile definizione. Si tratta di quelle “foto in cui sono catturati soggetti privi di vita, immobili, fermi” (ancora dal sito di Adobe). Meno semplice è la sua realizzazione. La difficoltà è duplice: la composizione e luce. Se la prima difficoltà riguarda soltanto per quelle foto in cui molteplici oggetti sono in rapporto tra loro, la seconda si trova anche in quelle foto in cui ci si concentra su un solo prodotto, da rappresentare nella maniera più “neutra” possibile. Neutra? Sì, neutra. Si tratta di renderne forme e colori in maniera meno alterata possibile rispetto a un’ipotetica visione dal vivo durante una bella mattinata di sole… “Mattinata di sole? A che ora? In quale mese dell’anno? E a quale latitudine?” Come vedete le cose si complicano, e quando si cerca di definirle nella maniera più precisa possibile, le immagini ci sfuggono dalle mani. Quindi, mi cheto, e lascio parlare loro.